Passeggiando per Bergamo città alta
Ho deciso di entrare nella basilica di Santa Maria Maggiore… e sorpresa !!!
Cosa c’è lì posato? una tela di Pietro Liberi
pittore veneziano che nel 1661 realizzò su commissione per la congregazione della basilica (la tela è stata restaurata recentemente).
Non avevo ancora visto l’opera dal vivo e devo dire che è molto suggestiva sia per l’immensità della tela stessa 775cm per 375cm che per i personaggi ritratti in chiave michelangiolesca (fatemi passare questo termine) con alcuni tratti che ricordano il Tintoretto e la tradizione Veneta.

Il Dipinto racconta il Diluvio universale in maniera differente, ritrae l’istante in cui il vento costringe i nembi minacciosi a ritirarsi per lasciare spazio alla luce, c’e una forte plasticità nei corpi dei sopravvissuti che raggiungono la terra ferma e il paesaggio viene reso con una pennellata rapidà quasi violenta ma allo stesso tempo si fonde con i personaggi stessi.
Trasmette quella sensazione che è un misto tra disperazione e speranza, quell’attimo in cui pensi ok il peggio è passato ora andiamo avanti. Vieni quasi investito da una sensazione che ti porta dall’ angoscia al sollievo in un attimo, dalle tenebre alla luce…
Il Rapporto di Pietro Liberi con i suoi committenti non fù roseo, infatti non esegui tutte le opere che gli erano state commissionate probabilmente a causa di divergenze di opinioni;
Anche questo dipinto non fù gradito dalla commissione, e come al solito si dà la colpa al caratteraccio del pittore è vero il cliente ha sempre ragione ma date anche spazio agli artisti ,ai creativi e ai loro sentimenti !
Purtroppo non si può sempre esser compresi, ai giorni nostri è molto più facile; Forse si ha il problema inverso, se prima un’innovazione non era compresa oggi la si cerca a tutti i costi e non c’è molto da inventare, da innovare ma se riesci ad immaginarlo…
Comunque ora finalmente avrà il giusto merito.
E voi cosa ne pensate?
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Molto interessante